Tra il 1964 ed il 1973 l'aviazione militare statunitense sgancio' piu' di 2 milioni di tonnellate di bombe sul territorio laotiano. Si trattava di una campagna segreta, non autorizzata dal Congresso. Per nove anni consecutivi i laotiani subirono l'equivalente di un raid aereo ogni 8 minuti. Circa il 30% delle bombe lanciate non scoppio' al momento dell'impatto e molte si trovano tuttora sul terreno. Le vittime delle bombe furono piu' di 50.000, quasi meta' delle quali colpite dopo il termine dei bombardamenti. L'Autorita' Nazionale Laotiana per li Ordigni Inesplosi ha in proposito recentemente pubblicato un rapporto ricco di dati. Ancora oggi, nel 2012, circa meta' del terreno agricolo laotiano e' contaminato da bombe inesplose e quasi ogni giorno un laotiano rimane ferito o ucciso per una esplosione. Il governo degli Stati Uniti dona 3 milioni all'anno per finanziare le operazioni di disinnesco degli ordigni, ma al tempo dei bombardamenti spese piu' di 2 milioni di dollari al giorno (corrispondenti circa a 17 milioni di dollari attuali).
Per ulteriori approfondimenti si consiglia Karen J. Coates "Cambodia Now: Life in the Wake of War" (Mc Farland 2005.La lotta interna laotiana si concluse con la vittoria del Pathet Lao nel 1975, pochi mesi dopo la fine della guerra del Vietnam. Savang Vatthana abdicò il 2 dicembre dello stesso anno, ponendo fine alla monarchia che durava da oltre sei secoli. Lo stesso giorno fu istituita la Repubblica Popolare Democratica del Laos, il cui primo Presidente fu Souphanouvong. Venne abrogata la Costituzione del 1947 e per alcuni anni il paese fu amministrato secondo le risoluzioni del partito unico.
Furono perseguitati tutti i politici, intellettuali ed imprenditori legati al regime filo-americano, nonché i combattenti delle etnie tribali che avevano fornito supporto agli interessi americani, primi fra tutti i hmong. Le forme di resistenza che tali gruppi adottarono nei mesi successivi, portarono nel 1977 all'internamento in un campo di rieducazione del re e di buona parte della famiglia reale, riconosciuti colpevoli di attività anti-governativa. Sia il sovrano che alcuni dei familiari sarebbero morti negli anni successivi durante la detenzione.
Souphanouvong organizzò un regime comunista basato sul modello vietnamita, gravitante nella sfera d'influenza dell'Unione Sovietica. Nel 1986 si dimise per favorire l'ascesa del suo delfino, Phoumi Vongvichit. Nel 1991, a seguito della caduta del muro di Berlino e dell'indebolimento del comunismo, il Consiglio Supremo del Popolo promulgò la nuova Costituzione e l'anno successivo si svolsero le prime elezioni, che diedero vita all'Assemblea Nazionale composta da 85 membri.
Il Laos mantenne una relativa tranquillità sociale e non rimase coinvolto nei drammatici conflitti che insanguinarono la vicina Cambogia. Fonte di continua preoccupazione furono per il governo le ripetute azioni di guerriglia messe in atto dai ribelli hmong, che ebbero il supporto dei reduci della CIA americana e dei superstiti in esilio della famiglia reale. Ad oggi, la rivolta hmong non si è ancora definitivamente conclusa, nonostante gli accordi di pace siglati col governo centrale.
Dopo il crollo del blocco sovietico ebbe inizio una lenta liberalizzazione economica, ma il partito unico si è mantenuto al potere concentrando la propria azione su una forte militarizzazione del paese, pur abbandonando le rigide posizioni ideologiche dell'epoca sovietica. Vi è stato in questi anni uno sforzo del governo per riappacificarsi con le vecchie opposizioni, tentando di integrarle nel regime.
-DA WIKIPEDIA-
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